“Siamo così intelligenti da capire l’intelligenza degli animali ?” di Frans de Waal-Raffaello Cortina editore.

Dalla foto che ho pubblicato si vede che durante la lettura ho messo tantissimi segnalibri perché è un libro pieno di informazioni interessanti e di curiosità, da non dimenticare.

L’autore è un ricercatore, uno scienziato, un etologo e primatologo. La domanda che si pone,( ed è anche il titolo del libro) è più che legittima. Quante volte gli scienziati hanno applicato esperimenti identici ad animali che appartengono a specie diverse? Nel passato tantissime volte, arrivando a risultati inconcludenti.

Questo libro è pieno di spiegazioni su ricerche condotte su specie di animali diverse, pieno di curiosità ed aneddoti. E’ scritto in modo semplice, chiaro ed esaustivo. Ovviamente in qualche capitolo si parla anche di ricerche fatte sui cani, ma il libro parla di tantissime specie di animali.

Si parte dall’approccio behaviouristico sino ad arrivare alla cognizione evoluzionistica.

L’espressione cognizione evoluzionistica è, a detta dell’autore, perfetta: solo la teoria dell’evoluzione può dare un senso simultaneamente alla sopravvivenza, all’ecologia, all’anatomia ed alla cognizione. Invece di cercare una teoria generale che comprenda ogni forma di cognizione, sull’intero pianeta, tratta ogni specie come caso a sé. Ogni specie deve affrontare le sue sfide cognitive specifiche.

Cognizione ed apprendimento, dove sarebbe l’una senza l’altro? Qual è la differenza tra cognizione ed intelligenza?  

L’autore descrive le ricerche fatte da equipe di etologi per verificare:

-se gli animali fanno progetti per il futuro;

-se capiscono le relazioni di causa ed effetto;

-se sanno ciò che gli altri sanno;

-se hanno abilità politiche, e tanto altro.

Se una specie di primati viene utilizzata per una ricerca sull’eventuale progettazione del futuro, si osserva se alcune azioni sono mirate allo scopo (per esempio conservare gli strumenti dei quali potrebbero avere bisogno in seguito). Alcune specie di animali nascondono il cibo: è per i periodi di magra, perché pensano ad un periodo futuro o trattasi solo di un comportamento innato? Hanno abilità politiche? Trattano gli amici dei loro rivali con circospezione?

L’autore si pone una domanda rispetto ad ogni specifica specie animale: quali sono i suoi punti di forza cognitivi ed in che modo sono connessi alla sua sopravvivenza?

Anche all’interno di una specie animale il cervello può cambiare in base al suo utilizzo: per esempio nel cervello degli uccelli canterini, le aree connesse al canto si espandono e si contraggono a seconda delle stagioni. I cervelli, come la cognizione, si adattano alle richieste dell’ecologia.

Ogni organismo ha un’ecologia ed uno stile di vita propri, un proprio UNWELT che gli impone cosa deve conoscere per sopravvivere.

Che cos’è l’unwelt ? UNWELT: definisce il mondo auto-centrico, quello soggettivo di un organismo che rappresenta solo una piccola parte dei mondi disponibili. 

L’autore affronta il comportamento dell’imitazione e del conformismo nel mondo animale. Delle volte il conformismo, scelto come comportamento, non porta ad un risultato di gratificazione immediato, anzi potrebbe portare ad una riduzione di remunerazioni quale prezzo da pagare pur di far parte di un gruppo sociale.

Il comportamento gentile è contagioso? sembra proprio di si

Quanto è intelligente il polpo? tanto, e di che intelligenza si tratta?

Un libro davvero interessante, che ti apre una finestra sul mondo animale per fartelo guardare da un’altra prospettiva.

Se vi piacciono i documentari sul mondo animale, se siete curiosi di capire l’essere umano ed il mondo che lo circonda, questo libro fa per voi.

Tra i libri letti nel periodo di quarantena Covid, questo è stato davvero interessante e lo consiglio vivamente.

buona lettura