Vi racconto la disavventura di Garibaldi con il forasacco “bastardo”. Garibaldi è uno spinone tedesco di circa 10 anni, nello specifico lui appartiene alla razza Drahthaar. Sono 9 anni che viviamo in campagna ed è la prima volta che ho avuto così tanti forasacchi nella mia terra. La mancanza delle piogge e questo caldo afoso avranno probabilmente contribuito ad una produzione così copiosa ed insolita. Per chi non lo sapesse, i forasacchi, anche detti strozzacavalli, sono delle spighe di colore verde che quando seccano diventano rigide ed appuntite. Si insinuano in molte parti del corpo del cane, nelle orecchie, nel naso, in gola e tra le dita delle zampe. Quando entrano attraverso la pelle, iniziano a migrare. Ho sempre prestato moltissima attenzione, conosco quanto siano pericolosi, ma quest’anno è stata micidiale. Non so se sono arrivata tardi a tagliare le erbacce, di solito faccio pulire ogni 3-4 settimane, ma quest’anno sono spuntati a miliardi. Il mio baffone, detto anche buffone per la barbetta simpatica che ha, se lo è beccato tra le due dita del piede destro posteriore. E’ accaduto tutto in un giorno, il lunedì ho spazzolato i pelosi, li ho controllati ovunque, ed il mercoledì mattina Garibaldi aveva la zampa gonfia ed irritata. Era chiaro che ci fosse un corpo estraneo all’interno. Ho contattato la veterinaria per intervenire immediatamente.
Dalla visita era evidente, il forasacco era all’interno della zampa, ci stava del pus. A questo punto la veterinaria mi paventa due opzioni: la terapia classica con antiinfiammatorio ed antibiotico, con successiva sedazione per la rimozione, oppure l’omeopatia. In passato mi sono curata con l’omeopatia, anche con risultati soddisfacenti, ma come si fa se non migliora o addirittura peggiora ? La vet è stata molto chiara, se riesci a gestire l’ansia, questa cura è più lenta, ma è efficace. Consiste nella somministrazione di un rimedio che stimola l’espulsione del forasacco, e in spugnature più volte al giorno con una tintura madre diluita in acqua. I dubbi erano tantissimi, ma sottoporlo ad un’anestesia per questa cosa mi dispiaceva. Mi sono detta, cerco di stare a casa il più possibile, lo monitoro costantemente, e se vedo che l’infiammazione aumenta passo all’antibiotico. Da quando abbiamo iniziato la cura, la zampa non è mai peggiorata, è stata stazionaria per i primi tre giorni, ha iniziato a fuoriuscire il pus, e poi ha cominciato a sgonfiarsi ed a tornare al solito aspetto. Dopo i primi tre giorni ho trovato solo dei filamenti del forasacco insieme al pus che usciva dalla zampa, come se si fosse consumato, ma la zampetta stava già molto meglio.
Adesso ha il collare elisabettiano perché ha iniziato a leccarsi tanto, infatti è possibile che una parte di forasacco l’abbia leccata direttamente lui, ed ha anche ritardato la guarigione perché la saliva del cane è irritante. Non vi scrivo quali rimedi ho usato, lo scopo di questo articolo è informativo, per dare altri punti di vista, ma non vuole essere un’indicazione terapeutica. Per queste emergenze si deve sempre andare dal veterinario. Il forasacco è entrato nella zampa 7 giorni fa ed oggi la zampa sta davvero meglio. Con questa cura abbiamo evitato di sedarlo, di somministrargli l’antibiotico, con tutte le conseguenze del caso. Certo i primi quattro giorni siamo andati sempre dalla veterinaria, avevo bisogno di sentirmi supportata, ma posso ritenermi davvero contenta. La veterinaria in questione ha avuto tanta pazienza con noi e ci ha accompagnati in questo percorso facendoci sentire sempre assistiti sia in presenza che a mezzo whatsapp con foto e chat. Avere un veterinario paziente e costantemente aggiornato e preparato è davvero importante per chi vuole prendersi cura del proprio cane, e la nostra sarà “santa subito”. Vi pubblico le foto della zampetta e di baffone con il collare elisabettiano.………fa ridere, è un cane molto buono e paziente.